Udine (mercoledì, 28 maggio 2025)–Spazi dedicati al silenzio e alla cura personale nei poli dell’Ateneo
di Mara Vidon
Questa mattina, presso Palazzo Antonini, è stato presentato il progetto delle nuove quiet rooms, recentemente aperte nelle varie sedi dell’Università di Udine.
Le stanze, sei in totale, sono state distribuite nei diversi poli dell’Ateneo: economico, giuridico, delle scienze della formazione, umanistico e presso la Scuola Superiore di Toppo Wassermann.
L’iniziativa. nata su proposta del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, ha l’obiettivo di migliorare il benessere esistenziale di studenti, personale non strutturato e ospiti di passaggio, contribuendo a una migliore qualità della vita.
Ma cosa significa, in concreto? All’interno delle quiet rooms sarà possibile allattare e cambiare i bambini, riposarsi in caso di malessere, provvedere a necessità personali di salute, rilassarsi, meditare o semplicemente staccare la spina per qualche minuto.
Ogni stanza è dotata di fasciatoio, poltroncina con poggiapiedi, poltrona o divanetto, qualche altro suppellettile e una o due piante. A rendere l’ambiente ancora più accogliente, i disegni della grafica e illustratrice Giovanna Durì.
Non sarà invece consentito mangiare, studiare, parlare al cellulare, utilizzare dispositivi elettronici, parlare con colleghi e amici.
Alla presentazione erano presenti anche il rettore Roberto Pinton e la delegata d’Ateneo per le pari opportunità, Laura Casella, presidente del Comitato Unico di Garanzia.
“Le Quiet room sono parte di un progetto lungimirante di inclusione che l’Università di Udine sta portando avanti da diversi anni – ha dichiarato il rettore Roberto Pinton –. Rappresentano un ulteriore atto di attenzione al benessere delle persone della nostra comunità, alle quali vogliamo offrire condizioni sempre più adatte a vivere in modo positivo la loro esperienza universitaria, sia si tratti di lavoro che di studio”.
Last modified: Maggio 28, 2025
