Udine (venerdì, 9 maggio 2025)– Mercoledì 14 maggio presentazione del progetto all’Università di Udine e una mostra dedicata nella Biblioteca Florio
di Mara Vidon
Udine rende omaggio a due figure centrali della cultura friulana del Settecento, promotori del primo nucleo della settecentesca biblioteca, i fratelli Daniele e Francesco Florio, con un’importante iniziativa di valorizzazione del loro patrimonio letterario. L’Università di Udine, nell’ambito della Setemane de culture furlane, presenta la digitalizzazione di circa 200 opere dei due intellettuali. L’appuntamento è per mercoledì 14 maggio alle 11, nella Sala Florio di Palazzo Florio, in via Palladio 8.
Il progetto, curato da Sandro Themel e Greta Bertolini per l’Area Biblioteche di Ateneo, consente di consultare online 129 opere, per un totale di 6129 pagine, che saranno accessibili a tutti attraverso il portale Teche.uniud, dedicato alla promozione della Biblioteca Florio.
“Si tratta di un patrimonio librario e artistico di straordinaria portata culturale, storica e scientifica, preservato e arricchito nel corso dei secoli. La Biblioteca è una testimonianza unica della ricchezza della cultura friulana e condensa in sé l’universo dei saperi umani, adunato nella nostra terra ma pienamente partecipe della cultura europea più illuminata”, sottolinea il professor Andrea Tilatti, delegato dell’Ateneo per biblioteche e banche dati.
A seguire, nella sede della Biblioteca Florio, verrà inaugurata una mostra curata da Greta Bertolini e Gabriella Baldassi, che espone 30 opere significative dei due autori. Tra i volumi, spiccano il volume dedicato a Metastasio (Venezia, 1776) e “l’Elogio del conte Daniele Florio” (Udine,1790), scritto da Francesco dopo la morte del fratello. La mostra sarà visitabile fino al 30 maggio, con accesso su prenotazione nei giorni e orari indicati sul sito dell’Ateneo.
La Biblioteca Florio è un tesoro prezioso per la città: con oltre 15 mila volumi, manoscritti e rarità dal Quattrocento al Novecento, rappresenta un ponte tra la storia locale e la cultura europea. Donata nel 2013 all’Università da Attilio Maseri, ultimo erede della famiglia Florio, è oggi un centro vivo di conservazione e studio.
Per la comunità friulana si tratta di un’occasione unica per riscoprire due figure che hanno contribuito a costruire l’identità culturale del territorio, e per farlo attraverso gli strumenti del presente.
Last modified: Maggio 9, 2025