Scritto da 6:19 pm Top News, Politica, Udine

Sanità, Riccardi incontra l’Ordine dei Medici di Udine

Udine (giovedì, 8 maggio 2025)–Confronto tra l’assessore regionale Riccardi e il nuovo direttivo dell’Ordine dei Medici di Udine su criticità e prospettive del sistema sanitario regionale

di Mara Vidon

 “È giusto che la componente professionale esprima un suo parere sulla ridefinizione complessiva degli strumenti di valorizzazione del personale del Ssr: mi è sembrato un ascolto attento che sia stata recepita la necessità di un cambiamento”. Con queste parole l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha commentato l’esito dell’incontro avvenuto ieri sera con il nuovo direttivo dell’Ordine dei Medici di Udine, incentrato su temi chiave per il funzionamento del sistema sanitario.

Tra le priorità affrontate nel confronto: l’esercizio in deroga della professione medica, il ruolo della medicina del territorio e le prospettive per i Pronto Soccorso. All’incontro erano presenti la presidente dell’Omceo Anna Maria Bergamin, il vicepresidente Gian Luigi Tiberio, i componenti del consiglio direttivo e delle commissioni.

Riccardi ha illustrato le politiche regionali di incentivazione al personale previste per il 2025 e ha fornito alcuni dati significativi: nel 2023, il Friuli Venezia Giulia ha registrato un costo medio per medico di medicina generale superiore a quello di regioni come Emilia- Romagna e Lombardia. Infine, secondo il 7° rapporto Gimbe (dati 2022), il numero di dipendenti è tra i più alti d’Italia, secondo solo alla Valle d’Aosta. Più in dettaglio, la regione si colloca al terzo posto per numero di infermieri e al sesto posto per numero di medici.

Preoccupante, tuttavia, il dato sulle limitazioni: al il 31 dicembre 2024, il personale infermieristico e ostetrico ha registrato una carenza pari al 19%, ovvero 1464 unità su un totale di 7724 dipendenti.

Quanto alla pressione sui Pronto Soccorso, Riccardi ha sottolineato l’urgenza di rafforzare la medicina territoriale, considerandola alleata cruciale per contrastare l’inappropriatezza degli accessi. “Serve la complicità della medicina generale – ha affermato Riccardi – noi siamo disponibili anche a mettere delle risorse, ma la risposta è contrastare l’inappropriatezza. La struttura territoriale e la medicina generale sono i più grandi alleati nel contrastare la pressione che oggi subiscono i nostri professionisti”.

Infine, si è discusso della delicata questione dell’esercizio in deroga della professione medica da parte di cittadini non UE, introdotta durante la pandemia e prorogata fino al 2027. L’Ordine ha espresso preoccupazione per l’impossibilità di verificare titoli e competenze dei professionisti assunti in deroga, chiedendo che la Regione assuma un ruolo diretto nel controllo delle qualifiche, in attesa che lo Stato intervenga con una regolamentazione definitiva.

Condividi la notizia:
Last modified: Maggio 8, 2025
Close