Friuli Venezia Giulia (lunedì, 19 maggio 2025)–Ogni primavera nei prati e nei boschi nascono i piccoli di cervo e capriolo. Ma toccarli, anche in buona fede, può metterli in pericolo.
di Mara Vidon
Con l’arrivo di maggio, nei boschi e nei prati iniziano le nascite di caprioli e cervi. Un momento delicato per la fauna selvatica, ma anche per chi frequenta la natura senza conoscerne le regole. L’appello, rinnovato anche quest’anno, arriva dalle guardie venatorie di Federcaccia: non toccate i cuccioli, anche se sembrano abbandonati.
“In questo periodo, nell’erba alta di un prato o nel fitto del bosco, può capitare di imbattersi in un cucciolo nato da poco, che non reagisce alla presenza dell’uomo e che può sembrare abbandonato. Ma non è così: gli animali stanno bene e nei primi giorni di vita questo comportamento istintivo li mette al riparo dal rischio di essere predati”, spiega Salvatore Salerno, coordinatore regionale delle guardie.
Le madri si allontanano solo temporaneamente per cercare cibo, ma restano nei paraggi. Il problema nasce quando l’animale viene toccato o spostato: l’odore umano può infatti impedire alla madre di riconoscere il proprio piccolo, che a quel punto viene abbandonato.
Oltre a non toccare i cuccioli, chi passeggia nei boschi è invitato a tenere sempre i cani al guinzaglio. Un gesto semplice che può evitare incidenti o predazioni.
Infine, se si nota un animale selvatico in pericolo, la regola è non intervenire direttamente, ma chiamare chi è autorizzato a farlo: il Corpo forestale regionale (numero verde 800 961 969) o le guardie venatorie Federcaccia (331 3509109).
Last modified: Maggio 19, 2025