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Gemona ricorda il sisma del’76: “testimonianza di fierezza e di fiducia nel futuro”

Gemona del Friuli (martedì, 6 maggio 2025)–Nel 49° anniversario del terremoto, la città celebra la memoria delle vittime e l’orgoglio di una comunità che ha saputo risollevarsi grazie alla8 solidarietà

di Mara Vidon

Oggi, Gemona ricorda con profonda commozione il 49° anniversario del devastante terremoto del 6 maggio 1976, un evento che ha segnato indelebilmente la storia della città e di tutto il Friuli. Non solo un giorno di dolore per le vittime, ma anche un’occasione per celebrare la solidarietà che ha contraddistinto la risposta della comunità e per rinnovare il senso di fierezza che ancora oggi caratterizza Gemona.

“Oggi è il momento del dolore nel ricordo dei nostri morti, ma è anche il giorno in cui ringraziare tutti coloro che sono giunti qui per aiutare e per offrire la propria solidarietà. Gemona è orgogliosa dei suoi padri e consegna ai suoi figli una testimonianza di fierezza e di fiducia nel futuro”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, a nome del governatore Massimiliano Fedriga e di tutta l’Amministrazione regionale, durante la commemorazione.

La mattinata di cerimonie ha visto tre tappe significative, che hanno sottolineato il legame indissolubile tra il passato e il futuro di Gemona. La prima tappa si è svolta presso la sede locale dell’Associazione Nazionale Alpini, dove è stata deposta una composizione floreale al cippo in memoria degli Alpini deceduti durante il sisma.

Successivamente, una corona è stata posta al monumento in piazzale Chiavola, dedicato alle vittime del terremoto e all’opera di soccorso del corpo dei Vigili del Fuoco. La giornata si è conclusa presso la caserma Goi- Pantanali, dove è stata celebrata una Santa Messa in ricordo delle vittime in armi decedute a seguito del sisma, officiata dall’Arcivescovo di Udine, Riccardo Lamba.

“Per Gemona, per tutte le comunità drammaticamente travolte dal sisma, per il Friuli intero oggi siamo qui a ribadire che non dimenticheremo i nostri morti, il sacrificio di quelle mille vittime. Abbiamo un solo modo per non dimenticarli: continuare a ricostruire quello spirito di unità che immediatamente dopo il terremoto animò tutta la nostra gente”, ha ricordato l’assessore Zilli.

Nel corso della cerimonia, Zilli ha anche citato le parole di padre David Maria Turoldo, che con la sua celebre frase “andavo in quei paesi a lustrarmi gli occhi” ha evocato l’importanza di guardare al futuro con speranza, non solo attraverso la ricostruzione materiale, ma anche coltivando lo spirito di comunità che ha permesso a Gemona di risollevarsi.

“Continuare a lustrarci gli occhi” è stato l’invito finale dell’assessore, un messaggio per non dimenticare l’importanza di ciò che è stato fatto, ma anche a guardare avanti con ottimismo e solidarietà.

Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità, tra cui il Prefetto di Udine Domenico Lione, il Questore di Udine Domenico Farinacci, il comandante della Legione Carabinieri del Friuli Venezia Giulia Gabriele Vitagliano e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Giorgio Basile. La fanfara della Brigata Alpina Julia ha accompagnato l’evento, donando un’atmosfera solenne alla commemorazione.

In un ricordo speciale, è stato tributato omaggio ai 33 militari caduti durante il sisma, di cui 29 appartenenti alla caserma Goi-Pantanali. Infine, è stato celebrato l’impegno di Giuseppe Zamberletti, Commissario straordinario per l’emergenza, il cui contributo ha permesso la creazione della moderna Protezione civile, diventando simbolo di impegno e attaccamento al Friuli.

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Last modified: Maggio 6, 2025
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