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Il Friuli Venezia Giulia che verrà: Università e istituzioni disegnano il futuro della regione

Udine (giovedì, 12 giugno 2025)–Quale sarà il volto del Friuli Venezia Giulia nei prossimi anni? A rispondere è il primo rapporto “Scenari per il territorio”, realizzato dall’Università di Udine attraverso il progetto “L’Università di Udine per il futuro del Friuli”, coordinato da Cantiere Friuli e sostenuto dal Consiglio regionale. Una ricerca ampia e articolata, che sarà presentata venerdì 13 giugno alle ore 10:30 nella Sala Pasolini del Palazzo della Regione, in via Sabbadini 31 a Udine.

di Mara Vidon

L’iniziativa ha coinvolto tutti e otto i dipartimenti dell’Ateneo e si è sviluppata nel biennio 2023-2024, con l’obiettivo di fornire strumenti strumenti e prospettive concrete per affrontare le trasformazioni sociali, ambientali ed economiche in atto nel territorio. Tra i temi approfonditi: il calo demografico, l’immigrazione, la fuga dei laureati, l’impatto del cambiamento climatico sul capitale naturale, il turismo, il futuro delle aree montane e il ruolo sempre più centrale dei Comuni.

Alla presentazione interverranno il rettore Roberto Pinton, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, il professor Mauro Pascolini, delegato dell’Ateneo per Cantiere Friuli e responsabile del progetto, e i professori Silvio Brusaferro e Alessio Fornasin, autori di due dei dieci contributi scientifici presenti nel volume.

Il rapporto, dal titolo “Scenari per il territorio 01”, è edito da Forum e si inserisce nella cosiddetta Terza missione dell’Università, che promuove l’impatto sociale della ricerca accademica in ambito locale. La pubblicazione è curata da Mauro Pascolini e Alessandra Beltrame.

La prima parte del volume ospita dieci contributi scientifici di docenti e ricercatori dell’Ateneo, che toccano ambiti fondamentali per la società friulana: salute pubblica (Silvio Brusaferro), demografia (Alessio Fornasin), ambiente e risorse naturali (Maurizia Sigura), patrimonio architettonico (Christina Conti), cultura e cittadinanza attiva (Elisabetta Scarton), turismo (Cristiana Compagno), montagna (Andrea Zannini), migrazione dei giovani laureati (Gian Pietro Zaccomer), filosofia come strumento di interpretazione del presente (Simone Furlani), e analisi territoriale (Dario Bertocchi).

La seconda parte propone invece una sintesi dello studio “Territorio attivo”, curato da Jacopo Bordignon in collaborazione con Fondazione Bordignon in collaborazione con Fondazione ComPa Fvg, che ha analizzato, attraverso delle amministrazione locali ed essere motore di sviluppo e di creare reti sovracomunali, sia istituzionali che volontarie.

La terza sezione, firmata da Giovanni Mioni, raccoglie il contributo di ciascuno degli otto dipartimenti dell’Università di Udine in vista della creazione dell’ “Abaco delle ricerche e delle competenze”, un database aperto e consultabile delle attività accademiche con impatto diretto sul territorio.

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Last modified: Giugno 12, 2025
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