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Bloccati sulla Chianevate: tre alpinisti passano la notte in parete

Forni Avoltri, UD (sabato, 3 maggio 2025)–Le operazioni di soccorso sospese al calare del buio: recupero previsto all’alba, condizioni meteo permettendo. I tre alpinisti stanno bene e sono in contatto con i tecnici

di Mara Vidon

Un intervento di soccorso in montagna è stato attivato dalla stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e dall’elisoccorso regionale, dopo una chiamata giunta al Nue 112 intorno alle 17:20. Tre alpinisti della provincia di Udine sono rimasti bloccati sulla Torre Chianevate, nel Gruppo Cogliàns Chianevate, a causa di un problema tecnico durante la discesa della parete.

Secondo le prime informazioni ricevute, i tre alpinisti, tutti maschi e senza problemi sanitari, avevano appena completato la salita della via Mazzillis Moro al Pilastro della Plote. Durante la discesa, le corde utilizzate per la calata si sono bloccate su uno spuntone roccioso, creando una situazione di impasse. Dopo vari tentativi, sono riusciti a sbloccare le corde e a risalire fino al punto in cui si erano incastrate, ma il calar del buio ha reso impossibile proseguire. Incapaci di individuare un punto di sosta sicuro per la successiva calata, hanno deciso di chiamare i soccorsi.

A causa delle difficili condizioni meteo e della scarsa visibilità, le operazioni di recupero sono state rimandate. Il buio e la presenza di neve sui terrazzamenti e nei canaloni alle quote alte hanno impedito il recupero aereo con l’elicottero, mentre un intervento via terra sarebbe stato troppo rischioso a causa dell’incertezza delle condizioni. I tre alpinisti, in comunicazione costante con i soccorritori tramite telefono, stanno bene e sono riusciti a sistemarsi per trascorrere la notte a circa 2300-2500 metri di quota, cinquanta metri sotto la Torre Chianevate.

Le squadre di soccorritori della stazione di Forni Avoltri, insieme alla Guardia di Finanza, circa dieci tecnici in totale, hanno deciso di passare la notte al campo base ai Laghetti di Timau. I soccorritori mantengono un contatto regolare con i rocciatori, stabilendo orari per gli aggiornamenti e monitorando costantemente la situazione. Le operazioni riprenderanno al mattino, quando le condizioni metereologiche permetteranno una valutazione più chiara del piano di intervento.

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Last modified: Maggio 3, 2025
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