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6 maggio 1976-Friuli ricorda il terremoto, domani le commemorazioni

Friuli Venezia Giulia (lunedì, 5 maggio 2025)–A 49 anni dal sisma che devastò il Friuli, le comunità ricordano le vittime e l’inizio della rinascita

di Mara Vidon

Il 6 maggio 1976, alle 21:00 circa, un violento terremoto colpiva il Friuli Venezia Giulia, segnando per sempre la storia della regione. L’epicentro fu individuato nei pressi di Gemona e la scossa principale, di magnitudo 6.2 della scala Richter, fu avvertita in quasi tutta l’Italia centro-settentrionale. Il sisma devastò oltre cento comuni nelle provincie di Udine e Pordenone.

Ulteriori scosse si verificarono nei mesi successivi, in particolare quella del 15 settembre causò 12 vittime, aggravando una situazione già drammatica e rallentando le operazioni di ricostruzione. In totale le vittime arrivarono quasi a mille.

I danni furono enormi, sia al patrimonio edilizio che al tessuto economico: circa 15mila lavoratori persero il lavoro per la distruzione delle fabbriche e 45mila persone la casa. Molti dei comuni più colpiti non erano classificati come sismici, e quindi privi di norme antisismiche adeguate.

La forte presenza militare in Friuli permise operazioni di soccorso rapide, e nelle ore successive al sisma, il Ministero degli Interni affidò la direzione degli interventi al commissario straordinario Giuseppe Zamberletti, che sei anni dopo diventò Ministro per la protezione civile.

L’impegno collettivo fu straordinario: si scavò senza sosta, con mezzi meccanici dove possibile, ma anche con le mani nude, tra le macerie delle case crollate, nella disperata speranza di salvare chi ancora chiedeva aiuto da sotto i calcinacci e le travi spezzate.

Per la prima volta furono istituiti i centri operativi comunali, guidati dai sindaci, per coordinare in loco le attività di soccorso e assistenza. Proprio i sindaci, insieme ai cittadini, ebbero un ruolo determinante anche nella ricostruzione, portata avanti secondo il principio “dov’era, com’era”. In poco più di 15 anni il Friuli rinasceva, diventando un modello di gestione dell’emergenza e della ricostruzione.

Anche quest’anno, a distanza di 49 anni da quella tragedia, numerosi comuni friulani renderanno omaggio alle vittime con messe commemorative e deposizioni di corone d’alloro. Tra queste:

  • San Daniele del Friuli, ore 20:00, Chiesa del Cimano
  • Forgaria, ore 20:30, Chiesa parrocchiale di Cornino
  • Buja, ore 18:30, Duomo di Santo Stefano

Inoltre, sarà possibile visitare la mostra “PASSATO/PRESENTE.La storia del terremoto del 1976 nella memoria della int friulana”, allestita presso Palazzo Orgnani Martina, sede del museo Tiere Motus. La mostra è a ingresso gratuito e sarà visitabile fino al 18 maggio.

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Last modified: Maggio 5, 2025
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